... e se non hai nulla da fare guarda la NONA GOCCIA
Intrigante quanto snervante esperimento dell'Università del Queensland che consiste nell'osservare in livestreaming una sorta di imbuto di vetro che ospita un ammasso di pece. La pece pur essendo 100 miliardi di volte più viscosa dell’acqua riesce a colare. In 83 anni dall'inizio dell'esperimento è accaduto 8 volte e la nona goccia sembra sul punto di cadere. Il Professor John Mainstone (1935-2013) a cui è dedicato il sito, non è stato molto fortunato: per 52 anni ha fatto il guardiano dell’esperimento ed è morto nell’agosto scorso senza essere mai riuscito a vedere il momento tanto atteso. Nel 1988 una goccia cadde mentre era uscito per cinque minuti per bere qualcosa. Poi nel 2000 la telecamera puntata sull’imbuto si guastò proprio pochi minuti prima del distacco. Il distacco del 2000 almeno ha consentito agli scienziati di calcolare la viscosità della pece. Anche se si può frantumare con una martellata, non è solida: si tratta di un liquido. L’idea venne nel 1927 a un professore di Fisica, Thomas Parnell. Posizionò la sostanza e nel 1930, quando finalmente si era assestata, aprì la parte inferiore dell’imbuto dando il via alla lunga attesa. Da allora ha iniziato lentamente a gocciolare, con una velocità non percepibile a occhio nudo ma evidente con il passare dei mesi e degli anni. Nel 2005 l’esperimento della goccia di pece vinse il Premio Ig-Nobel (e cioè Premio Ignobel, una parodia del premio Nobel) per la Fisica. Chi sarà online quando si verificherà il fenomeno entrerà nei libri di storia o almeno in un apposito registro preparato dagli scienziati australiani: questo è quanto diabolicamente hanno ideato gli scienziati. Ma attenzione: non è possibile barare! Il sito controlla in modo randomizzato se sei loggato e se sei online, infatti, di tanto in tanto, ti chiede se sei collegato, pena il logout automatico. Insomma un bel rompicapo o una grande inutilità. Chi volesse provarci, può collegarsi qui: www.theninthwatch.com/feed/ e buona visione.
Da RAInews